claudio schiacca

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After S. Paolo and Rio, Fortaleza’s favela is the one of the most dangerous in the world.

A few steps away from this God-forsaken place, loads of European tourists believe to be in the land of toys. When the real life here it’s so different, sex music laugh dance seaside drinks…None of it,: what I saw it’s so far from the city light, though everything is so close. IT’S the dark shadow of a shining world.

This is what is behind the pre-packed appearance that governments want to sell us for real; it’s a real life of such terrific but debatable country where just few step away richness let his placed o dead.
At the borderland where poverty takes and eat up everything, many people beg or damn the death, they swap auspice or black magic spell.

With the sensitive or special being with superior sensivity,innate cunning. They become legendary character, links between bad reality like death and death itself,it is usually saw as a reborn time.

Altars trance convulsive laugh,candels,rituals…open window to let the spirits leave,the MAcumba’s world in 16 shot.
Oggi la situazione dei penitenziari in BRASILE è molto critica sia a livello gestionale che sanitario. Una popolazione carceraria quattro volte superiore ai limiti di capienza, condizioni di vivibilità allarmanti, analfabetismo e malattie.

Oggi in Brasile la popolazione carceraria è formata principalmente da giovani tra i 19 e i 25 anni, di questi il 40% è analfabeta. La maggior parte non ha mai avuto una professione, una possibilità per studiare, un lavoro regolare. Arrivano principalmente dalle favelas o dalla campagna.

I detenuti sono costretti a vivere in celle strette per 23 ore al giorno e a dormire sul pavimento o su letti di cemento. Le visite sono previste una volta alla settimana per i familiari, una volta in settimana per le visite intime.Le visite intime si svolgono nella quasi totale assenza di privacy, essendo lo spazio occupato dalla coppia diviso solo da un telo, che separa il letto dal resto della cella.
Quando sono partito per il Brasile, l’unica cosa che avevo in mente di fare era lasciarmi alle spalle un inverno freddissimo e realizzare un reportage sulle scuole di Fortaleza.

Le scuole sono semplici, spartane, un po’ sporche, ma con la dignità che non ho riscontrato in nessuna scuola italiana, nemmeno in quelle private. Le aule sono piccole, strette ed i banchi sono appiccicati l’uno con gli altri. C’e’ così poco spazio e sono costretti ad organizzare tre turni: due la mattina ed uno il pomeriggio. L’intervallo non è scandito da nessuna campanella, basta lo sguardo sorridente del professore, che tutti i bambini scattano in piedi e scappano verso il cortile. Naturalmente il passatempo principale è giocare a calcio.

La scuola dentro la Favela di “Boavista”.
Ci sono calcinacci, rifiuti, povertà: ma intravedo occhi e sorrisi pieni di vita, comincio a scattare, mi sento osservato, la macchina fotografica è a rischio furto, ma non mi interessa, vado avanti.


© Claudio Schiacca Photographer 2011

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